“I SANI SONO MALATI CHE NON SANNO DI  ESSERLO”

 

DAL DR KNOCK Ou Le triomphe de la MEDICINE, di JULES  ROMAINS

de l’Academie française,  Trois  Actes

  Prof. Roberto Russo

 

 

Biografia dell’Autore

 

Louis Henri Jean Farigoule (pseudonimo Jules Romains) è nato nel 1885 a La Chapuze una frazione di Saint-Julien- Chapteuil (alta Loira) e morto nel 1972 a Parigi ad 87 anni. Essendo in tarda età e dimenticato disse “ la vecchiaia non giova al successo.”

Fu professore di filosofia, poeta, saggista, scrittore e commediografo, conducendo una vita culturalmente intensa.

Assertore della dottrina “unanimistica” per cui ogni aggregazione di individui possiede una specie d’anima collettiva per promuovere gli interessi di categoria. A tale riguardo descrive l’anima “unanime” dei gruppi sociali pubblicando poesie e romanzi su questa tematica.

Per Jules Romains “la vita è un continuo nascere e morire, una dissoluzione e una crescita,una formazione e una trasformazione di gruppi“.

Ebbe contatti con Georg Bernard Shaw e con Luigi Pirandello, al quale scrisse per progettare un’opera.

La sua commedia più famosa è “Knock o il trionfo della medicina”, (cfr. rif. bib,1.), rappresentata a Parigi nel 1923 a la Comédie des Champs-Elysées, interpretata dal famoso Louis Jouvet.

Oltre che il perenne successo in Francia in Italia è stata presentata in una trasmissione radiofonica con la regia di Sergio Tofano poi di C. Di Stefano. Successivamente, è stata prodotta una versione cinematografica con l’interpretazione di Louis Jouvet nel 1925,1933 e 1951 e in televisione con l’interpretazione di Alberto Lionello e in teatro fra tanti Arnoldo Foà ed Enrico Maria Salerno.

La trama della commedia

 

 

Il dr. Parpalaid, desiderando trasferirsi in una  grande città, cede al giovane collega Knock la sua condotta di Saint-Maurice paese tranquillo con persone apparentemente sane.

Knock appena è accolto da Parpalaid, si informa sulle malattie che più frequentemente colpiscono il paese, dove dovrà svolgere la sua professione. Scoprirà che vi sono molti affetti da reumatismo ma Parpalaid chiarisce che non li cura in quanto “la gente,qui, non ci pensa neppure ad andare dal medico per un reumatismo, non più di quanto voi andreste dal curato per far piovere” (cfr. rif. bib, 2).

Subito dopo Knock si preoccupa di  quando, i rari clienti, pagano le visite. Parpalaid risponde “una volta all’anno nella festa del paese o il giorno di San Mai “. Però il medico condotto conduce una vita tranquilla perché  la rara clientela gli lascia la sua completa indipendenza.

Parpalaid gli chiede: “avete mai esercitato?” Il giovane medico risponde che ha esercitato la professione di medico, dopo tanti altri lavori, senza laurea, imbarcandosi su un vapore in partenza per le Indie. Infatti, leggendo articoli e riviste mediche e foglietti di istruzioni per le medicine, già a nove anni aveva una formazione medica avendone anche imparato il gergo professionale. Già a dodici anni avevo una valida formazione medica. Da questo è derivato il suo metodo attuale.

Si era in seguito laureato con una tesi di trentadue pagine dal titolo: “il cosiddetto stato di salute “ con un esergo attribuito a Claude Bernard: ”gli individui sani sono dei malati che ignorano di esserlo”.

In ogni modo Knock accetta la condotta invitando il dr. Parpalaid a tornare in paese dopo tre mesi.

L’attività del nuovo medico condotto inizia convocando il banditore del paese ed informandosi sulle critiche che venivano fatte al suo predecessore. Così apprende la mancanza di ascolto, il minimizzare le malattie e sulle prescrizioni banali, come la camomilla, che faceva il dr Parpalaid.

Knock inizia con il banditore a farsi pubblicità invitando la popolazione ad una visita gratuita ogni lunedì mattina. Lo stesso banditore approfitta per primo di questa opportunità. il medico lo trova malato e bisognoso di cure.

La visita successiva è per il signor Bernard maestro del paese che viene invitato ad insegnare l’igiene e la profilassi “all’ infelice popolazione del tutto abbandonata a se stessa “ fornendo altresì materiale divulgativo sui pericoli e danni che possono provocare microbi e bacilli che in modo ubiquitario ci circondano. “Lo sbaglio di questa popolazione è di dormire, adagiandosi su un’ingannevole sicurezza dalla quale li risvegli -ma troppo tardi- il fulmineo piombare della malattia,in quanto tutti possono essere portatori di germi, anche se apparentemente sani.” Lo stesso maestro ne è terrorizzato, circondato da un ambiente così pericoloso per la propria salute.

L’ultima visita è per il farmacista dr. Mousquet che viene invitato  a raddoppiare il personale della farmacia in vista di un lavoro che diverrà sempre maggiore ed impegnativo. Knock asserisce “un medico che non ha un farmacista di primordine cui affidarsi è come un generale che va in battaglia senza l’artiglieria”.

Il vecchio medico condotto, ritornato dopo tre mesi in paese, trova che l’albergo, trasformato in ospedale e dotato di un laboratorio di analisi cliniche, è al completo non di viaggiatori ma di malati in attesa di un consulto e terapie da parte di Knock, che è oberato tutti i giorni, compresi i festivi, di visite e consulti che fa con una nuova e potente automobile.

Parpalaid alla vista di tutti quei malati conclude:” alla fin fine, se la gente s’è stufata di star bene e vuole concedersi il lusso d’ammalarsi, sbaglierebbe a impedirselo. D’altra parte va tutto a vantaggio del medico”. Ma Knock lo corregge: “non a vantaggio del medico, bensì per il trionfo della Medicina”, aggiungendo “mi avete consegnato un distretto popolato da qualche migliaio di individui evanescenti, indefiniti. Il mio compito è di renderli reali, di condurli ad un’esistenza medicalizzata.”

Parpalaid vista la situazione chiede di riavere la sua condotta che aveva tenuto per venticinque anni, ma niente da fare, alla fine, su consiglio del brillante Knock, rimarrà a riposo un giorno per essere visitato da Knock e sicuramente curato.

Riflessioni

 

Come riesce Knock nella sua cosiddetta Missione? Con la partecipazione del farmacista, del maestro e del banditore del paese crea un vero e proprio marketing per procurarsi una clientela, e con l’informazione sui rischi delle malattie e sulle possibili cure e rimedi, personalizzati per ogni abitante, e invoglia la popolazione in un primo tempo con l’offerta di visite gratuite.

La commedia è una bruciante satira verso i medici in un momento in cui iniziava la batteriologia, i vaccini, e soprattutto la pubblicità per i farmaci e critica la medicalizzazione di fine secolo. Oggi nel nuovo millennio, dominato da grandi cambiamenti la tematica  sembra  sempre più attuale.

 

Quali sono, nella commedia, i due personaggi principali?

 

Parpalaid vecchio e pigro medico condotto, che non vuole preoccupazioni e, pertanto, privo di iniziative, di ascolto ai bisogni del territorio. Infatti, nel suo distretto morirono più abitanti di spagnola che negli altri distretti.

Knock quarantenne che si laurea con la tesi”Il cosiddetto stato di salute”. Per il rampante medico il vocabolo salute non esiste e non a caso dice: “i sani sono malati che non sanno di esserlo”.

Trova e predice una patologia ad ogni paesano, personalizzando farmaci e cure, medicalizzando tutta la popolazione, ascolta non tanto per curare, ma con autorevolezza e convinzione, da vita ad una malattia.

Questa commedia non solo è stata rappresentata in teatro, ma soprattutto da Scuole di Medicina come quella di Modena e quella  di Trento che con il Laboratorio Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale, ha rappresentato la commedia con l’interpretazione di giovani allievi medici.

Infine, ricordiamo l’accademico prof. A. Torsoli che in Scienze Umane Letteratura Ed Arte Per La Medicina (cfr. rif. bib. 3), ha fatto recensire questa commedia agli studenti del Corso Parallelo Romano della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Il tema trattato è quello della medicalizzazione, di come si corra il rischio di creare patologie, trasformando persone sane in malate, modificando le definizioni delle patologie e trasformando ogni malessere in malattia.

La commedia è stata utilizzata anche come momento didattico e formativo per i giovani medici, con l’ obiettivo di sostenere un approccio metodologico basato sulla relazione empatica fra medico e paziente e tra gli stessi colleghi.

Pertanto, bisogna sensibilizzare i medici e i formatori sul rischio di perdere di vista il vero obiettivo della medicina che è quello di prendersi cura dei pazienti e delle loro sofferenze.

E’ non solo satira ma antidoto verso talune minacce nella società della globalizzazione mediatica e riflessione sui ciarlatani che si atteggiano a coscienze morali degli uomini.

Con i mezzi attuali di informazione a disposizione dei mass-media, volti alla ricerca di un rischio di patologia e prevenzione, a volte eccessiva, anche  gli utenti si sono trasformati in tanti dr Knock per cui sono loro stessi a richiedere accertamenti e farmaci spesso inutili, se non dannosi, nel desiderio di una vita eterna terrena.

Rispetto alla diffusione delle malattie anche la mitologia racconta come tutto iniziò con Pandora, che spinta dalla curiosità sollevò il coperchio del vaso di terracotta, approntato da Zeus, lasciando le malattie libere di diffondersi per il mondo e di moltiplicarsi, non  solo per l’intervento degli dei, ma anche degli uomini.

Bisogna fare appello alla DEA RAGIONE, che deve guidare il medico nell’ “uso consapevole, esplicito ed accorto delle migliori prove di efficacia attualmente disponibili” per la prevenzione e la cura dei singoli pazienti (evidence-based Medicine, cfr. rif. bib, 4.), che, a loro volta, devono, adeguatamente informati, seguire le indicazioni e le terapie del medico, volte al loro benessere e salute.

Bibliografia

 

1. Jules Romains, “Knock o il trionfo della medicina”, Editori Liberi Libri.

2.Jules Romains, “Knock, ou Le triomphe de la MEDICINE", Comédie en Trois Actes, Ed. Gallimard

3. Aldo Torsoli , “Knock o il trionfo della medicina”, in Rivista di “Scienze Umane, Letteratura ed Arte Per La Medicina”,a cura del Canale Parallelo Romano, in vol. II, 1999.

4. Davidoff F, Haynes B, Sackett D, Smith R., “Evidence based medicine: a new journal to help doctors identify the information they need”, BMJ 1996.