L'IMAGING, CON ILLUSTRAZIONE DI CASI CLINICI DI OVERLAPPING

 

G. Pedicelli

 

        L'approccio diagnostico alle polmoniti interstiziali idiopatiche  e alle altre interstiziopatie  è rimasto per lungo tempo confuso a causa della separazione culturale fra clinica , diagnostica radiologica ed anatomia patologica. L'imaging più attuale, sviluppatosi negli ultimi quindici anni a seguito dell'impiego diffuso della TC ad alta risoluzione, viene interpretato con sempre maggiore coerenza rispetto ai dati clinici e sempre più vicino ai reperti patologici di cui va accogliendo parte del linguaggio. La classificazione stessa delle varie interstiziopatie e specificamente delle polmoniti interstiziali idiopatiche è basata sull'istologia; i pattern istologici sono divenuti progressivamente anche pattern radiologici, ormai entrati nell'uso comune nelle refertazioni espresse dai radiologi nella lettura dei reperti TC ad alta risoluzione. Ciascuna delle polmoniti interstiziali idiopatiche viene associata nella pratica clinica a pattern morfologici tipici che accomunano i reperti patologici con quelli radiologici, come descritto analiticamente nella trattazione specifica.

           Relativamente alla trattazione della polmonite interstiziale non specifica (NSIP), studi recenti suggeriscono l'ipotesi che essa possa essere una entità clinica distinta rispetto alle altre polmoniti interstiziali idiopatiche e alcuni dati sembrano suggerire una possibile patogenesi autoimmune.  Uno studio italiano degli ultimi anni (1) ha descritto valide motivazioni a sostegno della tesi secondo cui la NSIP possa rappresentare  la manifestazione precoce di una patologia autoimmune.

          In tema di patogenesi si vanno consolidando le conoscenze sui meccanismi di organizzazione  delle risposte adottate dal tessuto polmonare agli insulti di varia natura che lo possono colpire, esitando in interstiziopatie di vario genere. Le crescenti sinergie fra imaging e riscontri di anatomia patologica (2) consentono oggi di valutare correttamente in vivo, attraverso la TC ad alta risoluzione,  eventi  acuti o subacuti con enorme ricaduta clinica favorevole (Fig. 1). 

   

 

 

 Figura  SEQ Figura \* ARABIC 1- a,b. Femmina di anni 62: sviluppa dispnea ingravescente  a tre ore di distanza da un intervento di lifting. La radiografia del torace eseguita a letto (a) presenta una fitta disseminazione di noduli ed ispessimenti lineari prevalentemente distribuiti nei territori superiori. La TC ad alta risoluzione (b) eseguita pochi minuti dopo, documenta estese aree di consolidazione a distribuzione gravitazionale e con densità prevalentemente ground-glass : questo reperto costituisce la documentazione di un evento acuto e grave consistente in edema alveolare tendente all'ARDS. La descrizione clinico-radiologica è la narrazione esemplificativa di una embolia polmonare grassosa che si basa su una risposta immunitaria violenta del tessuto polmonare verso sostanze tossiche prodotte per idrolisi dalle particelle adipose pervenute a ridosso dell'endotelio  interstiziale,  con conseguente alterazione delle permeabilità capillare.

 

 

Bibliografia

1-Romagnoli M., Nannini C., Piciucchi S. et al. Idiopathic nonspecific interstitial pneumonia: an interstitial lung disease associated with autoimmune disorders? Eur Respir J 2011; 38:384

2- Kligerman S.J., Franks T.J., Galvin J.R. Organization and Fibrosis as a Response to Lung Injury in Diffuse Alveolar Damage, Organizing Pneumonia, and Acute Fibrinus and Organizing Pneumonia. Radiographics 2013; 33: 1951.

 

 

Prof. Giovacchino Pedicelli Primario Emerito Az. Osp. San Camillo-Forlanini, Roma