Protocolli di trattamento, tempi e modi in Flebologia
M. Gallucci
SINTESI
Le varici sono la causa più frequente di Trombosi Venosa Superficiale TVS (70%). In caso di trombosi di vena “ non varicosa “(30%) è raccomandabile ricercare cause di trombofilia primitiva o acquisita come neoplasie, malattie autoimmuni, foci infettivi. Gli eventi TEV sintomatici clinicamente rilevanti che complicano la TVS variano tra il 4 e 8% pertanto in caso di TVS è sempre indicato eseguire un esame ultrasonografico (ECD) per escludere il coinvolgimento del circolo venoso profondo (2). Il trattamento di questo tipo di localizzazione del processo trombotico è tuttora controverso e i dati disponibili in letteratura non forniscono indicazioni univoche che permettono di esprimere raccomandazioni di grado A,B o C. , pertanto sono necessari ulteriori studi sulla reale incidenza delle TVS , sulle complicanze tromboemboliche ad esse correlate, e sul confronto di efficacia tra trattamento medico e chirurgico (stripping, legatura alla crosse S-F.) (1)
Il trattamento medico di questo tipo di trombosi è condizionato dalla localizzazione e dall’eziologia . Quando la TVS interessa la grande safena in prossimità della giunzione femorale (1-3cm), questa va considerata alla stessa stregua di una TVP e trattata con adeguati regimi di anticoagulazione o con eventuale deconnessione chirurgica. Per i casi in cui invece il processo di TVS abbia una localizzazione distale (3°m-i di gamba) non sono disponibili protocolli terapeutici concordi, essendo stati proposti vari dosaggi di eparina (dal terapeutico al dosaggio di profilassi), e in assenza di fattori di rischio aggiuntivi anche la sola terapia con FANS è considerata sufficiente , ma imprescindibile dalla mobilizzazione attiva, dalla terapia elastocompressiva e dalla sorveglianza clinica.
In tutte le branche della medicina e chirurgia oggi si osserva una tendenza alla mininvasività, e cosi pure in flebologia si tende a sostituire il classico intervento chirurgico di stripping e crossectomia con tecniche mininvasive endovascolari ablative come l’endolaser , la radiofrequenza o la sclerofoam ecoguidata . Il trattamento endovenoso della grande safena con queste tecniche endovascolari puo in alcuni casi indurre l’estensione del trombo indotto, dalla grande safena alla vena femorale comune definendo cosi una nuova entità di trombosi chiamata PASTE(3) . (Post Ablation Superficial Thrombosus Extension Into the common femoral vein as consequence of endovenous of the great saphenous vein).
L’entità PASTE è stata scoperta grazie al controllo di follow-up con ECD nell’immediato periodo post trattamento endovascolare della GSV (Radiofrequenza, ELV, Sclerofoam). I trombi sono visibili all’ecografia entro 3-7 giorni dal trattamento, non sono occludenti, sono asintomatici e raramente sono ancora identificabili dopo 14 giorni ( fig.1). Essi non determinano né ostruzione venosa né embolia polmonare sintomatica ( 4) (5) (6 ). La terapia anticoagulante è stata inizialmente proposta , ma la successiva esperienza ha evidenziato che il decorso è sempre benigno e asintomatico ; pertanto molti autori ritengono sufficiente la semplice osservazione clinica di questi casi .
Bibliografia
1)Linee guida diagnostico-terapeutiche delle malattie delle vene e dei linfatici. CIF, Vol.4-n1-2- August 2003, Acta Phlebologica
2)Dèconsush et al. Thrombosis Res 2011 feb. 127.suppl.3:581-5
Recent findings in the epidemiology, diagnosis and treatment of superficial
vein thrombosis.
3)D.Wright, N.Morrison, et al. (Reviews)Acta Phlebologica 2010;11:59-64
4) Berland TL HA , Oldenburg WA et al. Thrombosis extension into the common femoral vein following endovenous insufficiency . J. Vasc ultrasound 2006; 30:129-131
5)Hingorami AP et al. Deep venous thrombosis after radiofrequency ablation of greater saphenous vein: a word of caution. J.Vasc.Surg 2004;2004,40:500-504.
6)Mozes G. Kalra M. Carmo M. et al. Extension of saphenous thrombus into the femoral vein : a potential complication of new endovenous ablation techniques. J. Vasc. Surg.2005 Jan ; 41 (1):130-5. Comment in j Vasc Surg 2005 jul ,42 ( 19 182;author reply182-3
Istituzione
Az. Ospedaliera San Giovanni Addolorata (Roma) Direttore f.f. P.L.Antignani
Per la corrispondenza:
prof. Pier Luigi Antignani
antignani@mclink.it