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Gabriele Falloppio (1523 - 9 ottobre, 1562), conosciuto spesso dal suo Fallopius nome latino, era uno degli anatomisti e dei medici più importanti del sedicesimo secolo. Nacque a Modena e morì a Padova. La sua famiglia era nobile ma molto povera e soltanto tramite una lotta dura è riuscito a ottenere una formazione. Studiò la medicina a Ferrara, in quel periodo una delle scuole mediche migliori in Europa. Ricevette il suo dottorato nel 1548 sotto la guida di Antonio Musa Brassavola. Dopo presa la laurea, lavorò alle varie scuole mediche e divenne professore di anatomia a Ferrara, nel 1548. Girolamo Fabrici fu uno dei suoi allievi famosi. Fu chiamato l'anno successivo a Pisa, allora l'università più importante in Italia. Nel 1551 Falloppio fu invitato da Cosimo I, grande duca della Toscana, ad occupare la cattedra di anatomia e chirurgia all'università di Padova. Ebbe anche la cattedra di botanica ed fu soprintendente dei giardini botanici. Pur essendo morto a meno di quadrant’anni, pose il suo marchio sull’anatomia di tutti I tempi. Quella era l'età dorata dell'anatomia e fra i contemporanei del Falloppio ricordiamo anatomisti grandi come Vesalio, Eustachio e Realdo Colombo (cui egli succedette a Padova). A volte fu asserito che era geloso di un certo numero di grandi scoperte in anatomia e che questo fu il motivo per le sue frequenti critiche e correzioni del loro lavoro. Tuttavia, Heinrich Haeser, un'autorità in storia della medicina, dichiara che Falloppio si fece notare per la sua modestia e deferenza nei confronti dei suoi compagni di lavoro e particolarmente di Vesalio. Il suo scopo nel suggerire delle correzioni, quindi, era il progresso della scienza dell'anatomia. Il lavoro del Falloppio si è occupato pricipalmente dell'anatomia della testa. Ha aggiunto molto a ciò che si conosceva prima circa l'orecchio interno ed ha descritto dettagliatamente il timpano ed i relativi rapporti con l’anello osseo in cui è situato. Inoltre ha descritto minuziosamente le finestre circolari ed ovali e la loro comunicazione con il vestibolo e la coclea. Fu il primo a precisare il collegamento fra le cellule del mastoide e l'orecchio centrale. La sua descrizione dei passaggi lacrimali nell'occhio era un profondo avanzamento su quelle dei suoi predecessori ed inoltre ha fatto un resoconto dettagliato dell'osso etmoide e delle relative cellule nel naso. I suoi contributi all'anatomia delle ossa e dei muscoli furono molto utili. Era in miologia specialmente che correggeva Vesalio. Studiò gli organi riproduttivi in entrambi i sessi e descrisse la tuba di Falloppio, che conduce dall'ovaia all'utero e che porta il suo nome. Il dotto di Falloppio, il canale in cui il nervo facciale passa dopo avere lasciato il nervo uditivo, prese pure nome da lui. I suoi contributi alla medicina pratica furono anche importanti. Fu il primo ad utilizzare uno speculum sonoro per la diagnosi ed il trattamento delle malattie dell'orecchio e le sue scritture su soggetti chirurgici sono ancora di grande interesse. Ha pubblicato due trattati sulle ulcere e sui tumori, un trattato sulla chirurgia e un commento sul libro di Ippocrate sulle ferite del capo. Nella sua epoca è stato considerato come un'autorità nel campo delle malattie sessuali. Il suo trattato sulla sifilide ha introdotto l'uso dei condoms. Falloppio inoltre si è interessato ad ogni forma di terapia. Ha scritto un trattato sui bagni e sulle acque termali, un altro sui purganti semplici e un terzo sulla composizione delle droghe. Nessuno di questi lavori, tranne la sua Anatomia (Venezia, 1561), è stato pubblicato durante il corso della sua vita. Gli altri furono dei manoscritti delle sue conferenze e delle note ad opera dei suoi allievi. Furono poi pubblicati da Volcher Coiter (Norimberga, 1575).
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