Commemorazione del Prof Mario Calvani

 

Ettore Cardi

 

 

Si è spento in Roma il 12.11.08 il prof. Mario Calvani, dopo breve malattia affrontata con grande dignità.

Mario Calvani era nato a  Boiano (allora Campobasso)   il 31-05-1927

Ha frequentato fino al primo liceo classico a Isernia e poi ha continuato il liceo per due anni, nella Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli.

In seguito è venuto a Roma, dove si è iscritto a Medicina nel 1945, conseguendo la laurea nel 1951

Ha prestato servizio come ufficiale medico dell’Aeronautica militare nel  1953 - 1954

Si è specializzato in pediatria nel 1954, sotto la guida dei professori Caronia e Poddine (più tardi, nel 1965, si specializzerà anche in malattie infettive)

Dal 1954 al 1957 assistente volontario e poi interinale nel reparto isolamento pediatrico del Policlinico Umberto I

Nel 1957 vincitore del concorso per assistente medico chirurgo degli Ospedali Riuniti di Roma (15° della graduatoria)

Nel 1957-60 in servizio come assistente di ruolo all’isolamento pediatrico del Policlinico Umberto I

Dal 1960 si trasferisce all’Ospedale San Canillo, come aiuto pediatra interinale. In questo Ospedale svolgerà tutta la sua carriera successiva.

Nel 1962 vincitore del concorso come aiuto pediatra negli ospedali riuniti di Roma (Io classificato)

Dal 1962 al 1974, continua a prestare servizio, come aiuto pediatra di ruolo (primario il Prof Scapaticci), nell’Ospedale S. Camillo di Roma.  

Nel 1974 diventa aiuto dirigente del reparto neonati dello stesso ospedale.

Dal 1977 primario pediatra sempre nell’ospedale S. Camillo, fino al suo pensionamento, avvenuto nel 1992

Nel 1993 per i suoi meriti scientifici è stato nominato primario emerito dell’ospedale S. Camillo di Roma   

 

ATTIVITÀ SCIENTIFICA

 

 

La sua produzione scientifica è stata copiosa (379 pubblicazioni su riviste nazionali ed estere) e molto diversificata. Qui si fa cenno solo ad alcuni degli argomenti affrontati:

1)      Sindromi: sindrome feto alcoolica e progeria, sindromi di Pierre Robin, Di George, Poland, Beckwith

2)      Immunologia e patologia immunitaria: soprattutto nelle varie sindromi con o senza malformazioni cromosomiche e nelle malattie infettive congenite e acquisite quali l’HIV

3)      Patologia infettive: dalla più comuni ai primi casi della infezione da HIV

4)      Patologie metaboliche come la sindrome di Reye, glicogenosi e mucopolisaccaridosi;  patologie digestive, come la enteropatia proteino disperdente e diarree croniche

5)      Patologie respiratorie ed emato-oncologiche, come la sindrome broncosinusale e ipersplenismo tardivo

6)      Malattie cardiovascolari e reumatiche, come la malattia reumatica e la artrite reumatoide

7)      Neonatologia: malformazioni del tubo digerente e iperbilirubinemia

8)      Patologia osteoarticolare e neuromuscolare, come le artropatia rare e le osteocondrodistrofie

 

È stato inoltre:

- autore di numerose relazioni (circa 70), a Congressi nazionali

- direttore della Rivista del S. Camillo e della rivista Pediatria Oggi Medica e Chirurgica per molti anni

- presidente della Sezione Laziale della Sociatà Italiana di Pediatria

- fondatore e Presidente del Gruppo di Studio di Pediatria Ospedaliera, divenuto poi Società di Pediatria Ospedaliera con oltre 1000 iscritti al primo Congresso

 

 

ATTIVITÀ DIDATTICA

 

Nel 1964 ha conseguito la libera docenza in clinica pediatrica

Ha sempre svolto intensa attività di insegnamento nella ben nota Scuola medico ospedaliera romana e nella Scuola per infermiere professionali Virginia Agnelli.

Dal 1991 è stato professore a contratto del corso di specializzazione in genetica medica dell’Università La Sapienza di Roma, per la materia “Clinica delle patologie genetiche neonatali”

 

 

PREMI

 

Vincitore di due premi scientifici: uno per il lavoro “cuore a vasi nelle progerie”, l’altro per il lavoro “diarree croniche e carenza immunitaria”

 

 

APPARTENENZA AD ACCADEMIE SCIENTIFICHE

 

Dal 1981 membro dell’Accademia Lancisiana di Roma

Dal 1991 membro della “New York Academy of Science”

 

 

 

PROFILO UMANO

 

Ringrazio la famiglia e la Presidenza per avermi data l’opportunità di commemorare davanti a voi Mario Calvani, che io conosco dal lontano 1945, in cui ci siamo entrambi iscritti alla facoltà medica di Roma. Eravamo un piccolo gruppo di studenti assidui frequentatori, cui apparteneva anche quella che doveva diventare sua moglie, la attuale dott.ssa Iole Chieffo, e già allora era una coppia inseparabile. Successivamente ci siamo visti, nel corso di tanti anni, in numerose occasioni, per avvenimenti scientifici in Italia o per viaggi, dovuti a congressi in vari Paesi del Mondo, e cosi’ abbiamo avuto occasione di seguire le rispettive carriere e di coltivare la nostra amicizia.

Ringrazio altresi’ i colleghi prof. Lotti, Alù e Gionta, che insieme al figlio Mauro ed alla moglie Iole mi hanno aiutato a ricostruire le date della carriera e tutto il Curriculum Vitae. Mi scuso se ci fosse qualche lieve inesattezza.

Parliamo ora degli aspetti umani di Mario Calvani. Per evitare di essere influenzato dall’amicizia e dal mio ruolo di persona che commemora, mi servirò allo scopo di alcune testimonianze, di cui alcune recenti, altre più lontane nel tempo.

1-      una specializzanda tanti anni fa mi disse: è un pozzo di scienza.

2-      Il Prof Lotti, qui presente, giorni fa commentando sulla persona di Mario Calvani, me lo ha cosi’ descritto: “una cara persona, molto affabile ed amichevole, anche se era rigoroso nella sua attività ospedaliera, lavoratore infaticabile fino a tardi nella notte, generoso, si preoccupava che i suoi assistenti pubblicassero e li aiutava per questo, era una persona meravigliosa”.

       3-   La moglie Iole mi ha detto recentemente: “era un marito ed un padre dolcissimo anche con i figli Lino, Mauro e Luca.

       4-   Dietro ogni uomo di successo, come si dice, c’è sempre una grande donna. Adesso vi riferisco una testimonianza particolare, proveniente direttamente da Mario Calvani stesso. Molti anni fa, durante un viaggio, un problema fu risolto da Iole e lui mi disse, all’insaputa di Lei: “mia moglie è più brava di me”, dimostrando con queste parole affetto verso Iole e grande umiltà.

 Ora l’umiltà è una delle virtù più belle, in particolare se associata ad una eccezionale cultura, capacità scientifica e professionale come nel caso di Mario Calvani.