La chirurgia endoscopica dell’ernia discale lombare
G. Cardarelli
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Per “Endoscopia Vertebrale” (o Spinale o della Colonna) si intende l’utilizzo di un sistema di telecamera e strumenti miniaturizzati, introdotti con un piccolo accesso (incisione) di pochi millimetri ed utilizzati per eseguire manovre chirurgiche sulla colonna vertebrale. La metodica originariamente è nata negli anni ’90, con l’affermarsi della consapevolezza che il futuro della chirurgia risieda nella riduzione dell’invasività, ovvero minori complicanze e applicabilità anche in età avanzata delle tecniche (con una popolazione che invecchia sempre di più). La patologia della colonna ha una diffusione estrema, basti pensare che riguarda quasi il 40% delle persone considerato l’arco intero della vita. La terapia chirurgica disponibile fino ad oggi è gravata da complicanze importanti, soprattutto dal tasso di recidiva (“failed back surgery”, il male torna per la compressione delle cicatrici sui tessuti nervosi). La tecnica endoscopica permette di raggiungere l’ernia per via trans laminare, posterolaterale o laterale, minimizzando le perdite ematiche, il traumatismo muscolare e rispettando i piani anatomici. Tale metodica permette ovviamente di rimuovere l’ernia ma dei limiti tecnici, legati anche alla curva di apprendimento della tecnica per la discectomia. I risultati a lungo termine di questa metodica sono confortanti. Neurochirurgia IRCCS NEUROMED Pozzilli (IS) Per la corrispondenza: Dott. Riccardo Barchetta (email: terapia.dolore@gmail.com)
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