Raoul Borioni
L’associazione di una lesione vascolare, nel contesto di un trauma, rappresenta una significativa valenza negativa, considerando che circa il 30% dei decessi nei politraumatizzati è ascrivibile ad una lesione vascolare e che comunque, nei casi in cui quest’ultima non risulti fatale, può rendersi responsabile di sensibili sequele a distanza (deficit funzionali, amputazioni). D’altra parte, va considerato che l’attuale affinamento tecnico e tecnologico dei percorsi di diagnosi e cura, rende oggi l’approccio al trauma vascolare più agevole ed efficiente, con evidenti vantaggi in senso prognostico.
Il significato di uno studio multicentrico sui traumi vascolari è “in primis” quello di quantificare il numero degli eventi, in secondo luogo quello di individuare la tipologia e la topografia regionale delle risorse impiegate nella gestione del danno vascolare e delle sue conseguenze. Il TRA.VASCO.RE, (Traumi Vascolari Regionali), in corso per il triennio 2004-2006, si propone pertanto di coinvolgere le divisioni di Chirurgia Generale, Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, oltre che le Chirurgie Vascolari del Lazio, rendendo ad esse disponibile un registro a schede multiple, in cui classificare i traumi vascolari, sia dal punto di vista clinico (tipo e sede del trauma, sintomi, lesioni associate, percorso diagnostico), che terapeutico (terapia chirurgica tradizionale e/o endovascolare).
Per quanto riguarda la causa delle lesioni vascolari, accanto ai ben noti meccanismi traumatici esterni (lesioni da punta, da taglio, d’arma da fuoco, traumi da schiacciamento, lesioni da contraccolpo), correlati o meno a lesioni scheletriche, vanno ricordati i traumi iatrogeni, l’incremento dei quali è provocato in gran parte dal numero crescente di procedure percutanee coronariche e vascolari periferiche, congiuntamente all’allargamento delle indicazioni alla chirurgia laparoscopica.
Per quanto concerne gli aspetti terapeutici, il TRA.VASCO.RE. analizza in dettaglio il tipo di intervento eseguito e l’eventuale impiego delle moderne tecniche endovascolari (embolizzazione, stent, endoprotesi).
Dopo la fase di reclutamento dei Centri, i dati verranno inseriti in un data-base, per essere analizzati e pubblicati alla fine dell’anno 2007.